Ti sposi nel 2022… Gli abiti: matchy-matchy con lo stile della location
«Per lui sì a
tight e frac, ma in versione moderna e rivisitata,
SI ai damascati e ai colli Guru, per lei abiti componibili e trasformabili», spiegano gli organizzatori di RomaSposa, una delle fiere principali a tema nozze.
Ecco qualche consiglio: si gioca con le
maniche a sbuffo e a palloncino, mentre per una sposa elegante ma moderna ci si ispira ai
roaring twenties con una forte tendenza al vintage che richiama, appunto, gli anni Venti.
Via libera, quindi, a
ricami di cristalli, perle e paillettes che creano giochi di luce, ma anche
piume e frange di perline. Sugli abiti come
nei dettagli che addobbano la location, insieme ai fiori.
In sostanza, spiega Eleonora Filippetti del brand Gabriella Atelier Sposa, «l’abito da sposa diventa un vestito da sera, ma bianco».
Il bouquet? Monofiore, monocolore con dettagli secchi: semplici e d’effetto.
Giorno, mese e orario: cosa dicono gli esperti
Secondo lo stesso principio, cambiano anche i trend “temporali”:
il matrimonio diventa un party a tutti gli effetti e
per lo più serale, con cerimonia tra le 16.30 (religiosa) e le 17.30 (civile).
Poi aperitivo, cena, balli
all night long.
Boom di richieste per
ottobre, mese del foliage in cui si gode ancora di temperature miti e giornate più lunghe, ma anche per
dicembre, apprezzato per l’atmosfera natalizia: qualcuno, addirittura, azzarda con un
matrimonio a Capodanno, che risolve il problema di molti: “Come festeggiamo?”. Sicuramente indimenticabile.
Matrimonio (serale) in mezzo alla settimana? Non il massimo per chi lavora fino a tardi o molto presto il giorno dopo,
ma fa risparmiare le coppie.
Trucchetto per i futuri sposi: se vi piace l’idea (del risparmio, s’intende) scegliete un giorno prima di un giorno festivo.
Il menu? Antispreco, ovviamente
Stop ai menu con trionfo di antipasti, due primi, due secondi, buffet dei dolci e tanto altro.
Pranzi o cene di nozze si fanno più snelli, con l’obiettivo di evitare sprechi e di
puntare tutto sulla qualità.
Ancora gettonati i grand buffet, che però per la pandemia in molti hanno reinventato con formule di finger food a
girobraccio: mentre gli ospiti chiacchierano, passano i camerieri a servire canapè.
Una formula che è piaciuta a molti e che evita (o comunque limita) assembramenti e code col piatto in mano, ma anche e soprattutto sprechi.
Per lo stesso motivo, infatti, si riduce anche il menu:
due mezze porzioni di primo e un secondo oppure un antipasto, un primo e un secondo, a discrezione degli sposi.
Il buffet dei dolci si mescola con la confettata e torte vintage lasciano spazio a bicchierini monoporzione,
mini-donut, macaron, éclaire.
Una chicca? La spaghettata (rigorosamente aglio, olio e peperoncino) delle 2 di notte oppure cornetti caldi appena sfornati.
Per sdoganare la doggy bag è ancora presto, siamo d’accordo. Ma a
recuperare il cibo non impiattato dei catering ci pensano realtà come
Equoevento e Foodbusters: fettuccine, risotti, filetti e torta avanzata diventano il pasto di persone meno fortunate.
Non solo dj: la band suona swing o rock’n’roll
Capitolo intrattenimento musicale. Ammesso che il dj non possa proprio mancare, diventa fondamentale movimentare anche la festa prima del momento danzereccio. Come? Con una band swing (accompagnata da un paio di ballerini che insegnano agli invitati i passi base) o rock’n’roll, in base ai gusti degli sposi.
Bomboniere romantiche e vintage
Per la bomboniera si torna invece, al romanticismo o al vintage con un tocco di luminosità, tra organze lucide, glitter e/o ricami.
I confetti rigorosamente bianchi o al massimo la presenza di un colore, che può essere rosa o celeste, secondo il sesso del figlio (massimo 1 anno) della coppia che sta convolando a nozze.